AN2000

Il secondo acceleratore installato a Legnaro è del tipo elettrostatico come il CN ma ha una tensione di terminale di 2 MV. E’ quindi più piccolo: l’unica stanza sperimentale ospita l’ acceleratore (che ingloba la sorgente), i canali di fascio e tutti i punti misura.

Linea di micro fascio all’AN2000

La minore energia a disposizione lo rende idoneo a reazioni nucleari con i primi strati della materia del bersaglio. Per tale ragione l’AN2000 è primariamente dedicato allo studio delle proprietà della superficie dei materiali nonché a modificare, a richiesta, le proprietà chimico-fisiche delle superfici per svariati scopi e applicazioni.

Con l’acceleratore AN2000, si possono fare misure per l’analisi dei materiali, bombardando con il fascio dei campioni ed identificando, tramite opportune tecniche di rivelazione, le particelle o le radiazioni che vengono prodotte nell’interazione fascio-materiale. Per sondare i campioni sono disponibili fasci di protoni o di elio. L’analisi dei materiali con l’acceleratore ne rivela ad esempio la composizione chimica e i profili di distribuzione dei vari elementi che lo compongono, a varie profondità; si applica anche all’archeologia, per la datazione dei reperti (campioni solidi). Nel campo della fisica dell’ambiente, può essere determinato ad esempio con grande precisione il livello di contaminazione e di inquinamento di aria ed acqua.

Il principio di generazione e trasporto del fascio è identico al CN e a tutti gli acceleratori elettrostatici Van de Graaf a stadio singolo. Un’apparato che rende l’AN2000 di Legnaro unico nel suo genere è la cosiddetta “linea microbeam”, ovvero una linea in grado di realizzare un pennello di fascio di ioni delle dimensioni trasverse di appena qualche micrometro (1 micrometro è pari ad un millesimo di millimetro) ed è quindi uno strumento di sonda o di modifica delle caratteristiche superficiali dei materiali particolarmente raffinato e preciso.