Il progetto ha riunito ricercatori di INFN, CNR e delle Università di Bologna, Napoli, Roma Tre, Padova e Trento nello sviluppo di un rivelatore di protoni flessibile ed economico che potrà massimizzare gli effetti delle terapie radioterapiche monitorando con precisione le dosi di radiazione rilasciate su cellule tumorali. I risultati della sperimentazione sono pubblicati sulla serie NPJ Flexible Electronics della rivista Nature.
